lunedì 14 febbraio 2011

Il pieno, grazie.


LEGGE REGIONALE 19 GENNAIO 2011, n. 1
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione  (legge finanziaria 2011)
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Art. 1 
Disposizioni di carattere istituzionale e finanziario

1. Alla copertura del disavanzo a tutto il 31 dicembre 2010, stimato in complessivi euro 1.700.000.000, derivante dalla mancata contrazione dei mutui già autorizzati a pareggio delle precedenti manovre finanziarie, si provvede mediante rinnovo, anche per quota parte, nell'anno 2011, delle predette autorizzazioni:
a) euro 500.000.000 ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge regionale 14 maggio 2009, n. 1 (legge finanziaria 2009);
b) euro 165.759.000 ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge regionale 24 febbraio 2006, n. 1 (legge finanziaria 2006);
c) euro 568.000.000 ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge regionale 21 aprile 2005, n. 7 (legge finanziaria 2005);
d) euro 389.724.782,70 ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della legge regionale 3 dicembre 2004, n. 9 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 11 maggio 2004, n. 6 - legge finanziaria 2004);
e) euro 76.516.217,30 ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge regionale 11 maggio 2004, n. 6 (legge finanziaria 2004).
2. La contrazione dei mutui di cui al comma 1 è effettuata, sulla base delle esigenze di cassa, per una durata non superiore a trenta anni e ad un tasso di riferimento non superiore a quello applicato dalla Cassa depositi e prestiti; i relativi oneri sono valutati in euro 96.312.000 per ciascuno degli anni dal 2012 al 2041 (UPB S08.01.005 e UPB S08.01.006).

Comincia cosi, con questo primo articolo, la finanziaria della Ras (Regione Autonoma Sardegna) 2011, quello per cui si è arrivati dopo un lavoro lungo e faticoso, se non si fosse varata prima del 21 gennaio si avrebbe avuto il commissariamento.
Su altri articoli abbiamo già parlato, ora cerchiamo di capire questo:
nelle finanziarie si calcolano le entrate e le uscite e quando le entrate non coprono completamente le spese, si chiede, anche per piccole parti, l’autorizzazione alla contrazione di mutui a copertura. Succede che non occorra contrarre mutui durante l’esercizio corrente e per il quale è stato richiesta l’autorizzazione di quei mutui, e rimangono li le autorizzazioni anche se sono iscritte regolarmente a bilancio. 

Ecco, in questo caso potrebbe essere utile ripescare quelle autorizzazioni, sono state già iscritte nei bilanci precedenti ma non contratti, quindi vengono utilizzati nella finanziaria corrente ma sono iscritti in quelle precedenti. 

Quindi non incidono direttamente nella voce entrate di quell'anno perché già approvate in altri bilanci, ma non il loro assolvimento e qui dice chiaro che questo assolvimento corrisponde a  96 milioni e 312 mila euro/anno dal momento in cui vengono contratti, che tradotto in base al calcolo a scalare dei prestiti possiamo dire che almeno per i primi anni è tutto e solo interesse, oppure, ma solo per immaginare la portata, che questi mutui ci costeranno 50 milioni/anno per trent'anni.
Cinquanta milioni corrispondono a circa 1/12 della Sassari Olbia, oppure a  cinquantamila stipendi da mille euro,  per ben 30 anni.
Questi mutui in genere si prendono a copertura delle spese perché mancano le entrate per coprire le spese preventivate per quell’anno.

Ma mancano? Oppure c’è l’incapacità di saper gestire quelli che ci sono, o peggio, quello di saperli difendere? In questi stessi giorni nel consiglio della RAS si dibatte ancora sulla necessità di ricorrere alla Corte Costituzionale perché lo stato italiano non ha disposto l’erogazione delle maggiori entrate della vertenza entrate e che corrisponde ad una cifra superiore a questo mutuo.

In poche parole si sta ricorrendo ancora al sistema dei mutui che ci costeranno interessi notevoli e lo si fa proprio citando a garanzia “della giustezza” degli interessi proprio la finanziaria dello stato italiano ( la cassa depositi e prestiti), interessi che pagheremo alle banche, quelle controllate dalla banca d’Italia, la banca dello stato italiano. quindi non solo non riceviamo quanto nostro, non solo non riceveremo interessi per il mancato versamento delle entrate, ma addirittura pagheremo noi gli interessi a chi invece ce li dovrebbe pagare.
E si sono pure impegnati per vararla in tempo questa finanziaria.
Si dirà che è solo per precauzione il rinnovo dell'autorizzazione, che è prassi, che si fa per "non si sa mai", ma vista la storia di questa classe autonomistica c'è poco da pensare positivo.

Seguirà … purtroppo.

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