I migranti tunisini che in questo periodo stanno sbarcando a Lampedusa hanno ben chiaro dove andare e cosa fare.
Sanno che devono scappare da una vita senza futuro, che devono scappare dalla miseria e che per questa fuga hanno prosciugato i risparmi di tutta la famiglia con la promessa della resa se arriveranno vivi a Lampedusa e se poi riusciranno a scappare dai vari centri.
Arrivano in Italia, sanno che da lì è facile ed il più è fatto, sarà facile procedere verso la vera meta: la Francia.
Giorni di mare dentro bagnarole in cui ci si ritrova con altri trecento disperati che scappano via dalla povertà ed arrivare alla prima tappa in Italia, poi ritrovarsi di nuovo in quel mare che per molti di loro ha significato morte e per molti altri il terrore della morte, tanti non sanno neppure nuotare, per ritrovarsi in un’altra repubblica indipendente in mezzo al mare da cui magari non sarà facile procedere verso la meta, e poi di nuovo mare? È la storia capitata ai tunisini che sono stati portati in Sardegna.
Erano preoccupati i migranti tunisini e non volevano sbarcare a Cagliari, erano convinti che fosse una repubblica indipendente e volevano essere riportati in Italia. Ma la polizia li ha tranquillizzati: siete in Italia, ci mancherebbe. Beata innocenza, maledetta colpevolezza e incoscienza.
Quello che è certo è che questi cittadini del mondo sono allo sbando, scommettono con la vita per sottrarsi ad una morte lenta, sicuramente vivono - e ne hanno tutte le ragioni di questo mondo - nella confusione: prima cacciano il colonizzatore e si dichiarano indipendenti, poi riescono a cacciare anche il dittatore che li opprime e loro che fanno? Scappano proprio da chi per oltre tre quarti di secolo li ha colonizzati.
Ma un barlume di lucidità ce l’hanno e pure ben razionale, hanno capito che i sardi non “dovrebbero” essere italiani, lucidità e razionalità assente in molti sardi stessi.
La Francia è li, dietro il primo spicchio di luna, o dopo lo stretto, ma forse credono già indipendenti anche i fratelli corsi, assurdo non esserlo vero?
Bon voyage, fradis e sorris.
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